mercoledì 19 giugno 2013

Chi sono



Per me fare la giornalista è sempre stato un dovere civico. Nel senso che sin da piccola ho cercato di dare voce a chi non l’aveva. Sono nata a Cagliari il 7 gennaio 1976 e a 9 anni scrissi una lettera all’allora sindaco di Selargius, Tonino Melis. Il motivo? Chiedevo di asfaltare la mia strada perché andare a scuola a piedi nei giorni di pioggia era impossibile. Ma non mi fermai a ciò. Appena diplomata iniziai a frequentare un’associazione culturale cittadina, Liberazione, dove mi occupavo di consegnare e presentare le richieste dei cittadini al sindaco, sempre Tonino Melis, e nel frattempo muovevo i primi passi con gli articoli sul giornale cittadino Saturru Il Banditore di Selargius, diretto da Vito Biolchini. Arrivai all’Unione Sarda per caso, lavoravo nella casa editrice Demos di Cagliari come editor e conobbi il giornalista Pietro Picciau che mi propose di collaborare con l’Unione Sarda. Era il 2000 e da allora sino al 2005 ho curato per il quotidiano la cronaca selargina con qualche incursione nella pagina dell’economia perché non riuscivo a frenare la mia indole di dare voce ai più deboli, i cassintegrati della Mazzoni e i presidi precari. Per anni poi ho abbandonato la professione e mi sono dedicata alla famiglia e a mio figlio. Ora ho riscoperto la mia passione grazie ad una breve esperienza con un giornale on line. E devo dire che è come se non avessi mai smesso. Forse la mia missione è proprio questa raccontare e denunciare quello che succede… e scoperchiare le pentole.

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